Le porte della rottamazione quater resteranno aperte fino al 20 marzo 2024 per coloro che hanno aderito nei mesi scorsi, a prescindere dalla regolarità dei versamenti e degli appuntamenti in calendario: il pagamento per tutte e tutti gli interessati sarà considerato tempestivo anche se effettuato entro 5 giorni dalla scadenza.
Diversamente da quanto accaduto lo scorso dicembre, la riapertura dei termini non comprometterà la possibilità di beneficiare del canonico termine di tolleranza.
È quanto emerge dal testo di conversione in legge del Decreto Milleproroghe che si appresta ad ottenere il via libera della Camera e poi del Senato entro il 28 febbraio.
Rottamazione quater, pagamento tempestivo entro 5 giorni dalla scadenza
Tutte le scadenze previste nel calendario della rottamazione quater tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024 confluiranno sulla data del 15 marzo 2024.
Ma sia per coloro che sono in regola con i pagamenti e devono versare la terza rata a fine mese che per coloro che non hanno versato le somme dovute, uscendo dal perimetro della definizione agevolata, c’è anche l’ extratime dei 5 giorni, solitamente previsto per questo tipo di scadenze.
Stesso trattamento è riservato ai cittadini e alle cittadine con sede o residenza nelle zone dell’Emilia Romagna, delle Marche e della Toscana colpite dalle alluvioni che hanno cominciato a corrispondere gli importi dovuti dal 31 gennaio scorso.
Di fatto, quindi, la strada per restare o per ritornare nella carreggiata della rottamazione quater, effettuando il pagamento delle somme dovute, resta aperta fino al 20 marzo 2024.
Solo in caso di mancato, insufficiente o tardivo versamento superiore a 5 giorni, come specifica la Legge di Bilancio 2023 (art. 1, comma 244), “la definizione non produce effetti e riprendono a decorrere i termini di prescrizione e di decadenza per il recupero dei carichi oggetto di dichiarazione. In tal caso, relativamente ai debiti per i quali la definizione non ha prodotto effetti, i versamenti effettuati sono acquisiti a titolo di acconto dell’importo complessivamente dovuto a seguito dell’affidamento del carico e non determinano l’estinzione del debito residuo, di cui l’agente della riscossione prosegue l’attività di recupero”.
Rottamazione quater, pagamento tempestivo entro 5 giorni dalla scadenza
Su questa ulteriore proroga e sulle regole previste si attende l’ufficialità con l’approvazione definitiva del DL Milleproroghe. Ma la possibilità di beneficiare anche del termine di tolleranza non è scontata: nessun tempo supplementare, infatti, è stato previsto per la precedente riapertura messa in campo con il DL Anticipi.
La nuova scadenza del 18 dicembre per il versamento delle prime due rate è stata del tutto perentoria.
Con questo nuovo intervento sulla rottamazione quater, si punta ad allargare la platea di cittadini e cittadine che, tramite la definizione agevolata delle cartelle, faranno pace col Fisco facendo confluire maggiori entrate nelle casse dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Si concede più tempo anche per migliorare il bilancio delle misure della tregua fiscale messa in campo dalla Manovra dello scorso anno.
L’incasso delle prime due rate ammonta a 6,8 miliardi di euro, ma ce ne sono ancora 5,4 che possono essere recuperati, come ha sottolineato la sottosegretaria al Ministero dell’Economia e delle Finanze Lucia Albano durante le interrogazioni a risposta immediata che si sono tenute il 14 febbraio presso la Commissione Finanze.
Il tasso di decadenza registrato in questi primi mesi di operatività, infatti, è pari al 45,4 per cento: pur essendo nettamente più basso delle altre definizioni agevolate, resta comunque alto. Ma forse lo scarto tra domande presentate e somme versate non è una questione di tempo, o almeno non solo.