Under 36: l’imminente decreto Sostegni-bis sembra contenere nuove agevolazioni per i giovani che non superano il trentaseiesimo anno di età. L’indipendenza familiare non sembra più un miraggio, infatti, sarà possibile acquistare un immobile risparmiando su spese e tasse.
La bozza del decreto Sostegni-bis prevede un’importante disposizione per favorire l’autonomia abitativa dei giovani, e tale disposizione trova collocazione nell’art. 28 del testo (Agevolazioni per l’acquisto della casa di abitazione da parte dei giovani).
In primo luogo, è importante precisare che tali agevolazioni sono rivolte ai giovani aventi tra i 25 e i 35 anni di età, ovvero, che non hanno compiuto 36 anni nell’anno in cui l’atto di acquisto viene stipulato, rispettando il periodo compreso tra la data di entrata in vigore della disposizione e il 31 dicembre 2022.
Quali saranno le agevolazioni previste– La parte fiscale dell’acquisto di un immobile è caratterizzata dalla presenza di tre cambiamenti, in particolare:
- i giovani acquirenti della prima casa di abitazione sono esenti dal pagamento delle imposte di registro, ipotecaria e catastale. Tale esenzione si applica sugli atti a titolo oneroso della proprietà abitativa (compravendita), sugli atti di nuda proprietà e di usufrutto. È bene precisare che non rientrano nella compravendita le abitazioni di tipo signorile, le abitazioni in ville, i castelli o i palazzi di eminenti pregi artistici o storici;
- vi è una esenzione dall’imposta sui finanziamenti, sostitutiva sull’atto del mutuo;
- i giovani possono beneficiare di un credito di imposta nel caso in cui non trova applicazione il regime di esenzione dall’IVA, ovvero, nel caso in cui l’IVA deve essere pagata sul valore della casa. Questo credito può essere utilizzato in compensazione (ai sensi del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241), sull’imposta di registro per successivi atti di donazione o di successione, oppure, nella dichiarazione dei redditi. Il credito d’imposta sarà corrispondente all’Iva versata.
Pur non dimenticando che il documento attuale rappresenta una bozza soggetta a modifiche, è importante evidenziare che nella disposizione si fa riferimento anche agli onorari notarili.
In un quadro generale, i costi notarili comprendono sia l’atto di compravendita di una casa, sia l’atto del mutuo, e, nella disposizione, questi costi subirebbero un dimezzamento. Nonostante ciò, sarebbero da sostenere a pieno le eventuali spese dell’agenzia immobiliare e dell’istruttoria di mutuo.
Cosa c’è da sapere sul mutuo– Come abbiamo già avuto modo di vedere, il Governo ha intenzione di aumentare il Fondo di garanzia mutui prima casa, gestito dalla Consap. L’obiettivo consiste nell’aumentare la copertura dal 50 al 100% questo aiuterebbe i giovani che non possono farsi carico della restante parte del finanziamento. La garanzia statale, infatti, darebbe la possibilità di non versare l’anticipo, in quanto permetterebbe alla banca di erogare una somma pari al 100% del valore dell’immobile.
La proposta normativa, inoltre, estende l’accesso in via prioritaria al Fondo di garanzia per la prima casa, non solo alle giovani coppie o ai giovani di età inferiore ai 35 anni titolari di un rapporto di lavoro atipico, ma anche ai giovani di età inferiore ai 36 anni, sempre entro la data del 31 dicembre 2022.
Secondo quanto espresso dall’executive Director di CRIF RES – Real Estate Services, Stefano Magnolfi, è stato registrato un forte ritorno di interesse delle famiglie sull’investimento sulla casa. Le richieste, infatti, sono in crescita, soprattutto quelle relative agli Under 35.
Un po’ più discordanti sono i pareri di chi sostiene che con queste agevolazioni aumenta il rischio di squilibrio sui prezzi, in quanto manca il sostegno alla locazione. Secondo Luca Dondi, amministratore delegato di Nomisma, si sta creando un disallineamento tra situazione economica reale e valori immobiliari, tra capacità della domanda e prezzi, i quali, nella sua visione, non diminuiranno.
Il timore è che questi aiuti possano far crescere la domanda senza innovare il mercato.