Consulenza fiscale e tributaria

Assistenza fiscale specifica relativa all’imposizione diretta, indiretta e sostitutiva (IRES, IRAP, IRPEF, IVA, etc). Scelta della strategia fiscale da utilizzare in base alle esigenze del cliente destinata a società, imprese, lavoratori autonomi, enti non commerciali e privati.

La consulenza tributaria riguarda tutti gli aspetti dell’imposizione, sia per le imposte dirette che indirette, delle imprese individuali, collettive, associazioni ed enti.

Elaborazione del modello Redditi.

La consulenza fiscale da fornire ad una nuova impresa, oppure ad un’impresa già in attività, è quella riguardante la scelta della forma giuridica (impresa individuale, Snc, Sas, Srl, Associazione, etc.). Da questa scelta discendono una moltitudine di conseguenze importanti, che è meglio valutare molto attentamente. Inoltre, la consulenza fiscale deve suggerire il regime contabile più conveniente, tenendo conto delle caratteristiche dell’impresa. Ci sono diversi regimi contabili (ordinario, semplificato, forfetario etc.) e l’opzione a favore di quello più opportuno fra di essi è di fondamentale rilevanza per l’impresa.
Costruite in questo modo, dopo attenta e ponderata analisi, le basi fiscali dell’impresa, una consulenza fiscale professionale deve saper assistere l’azienda in tutti i momenti della sua vita. Infatti, qualsiasi operazione imprenditoriale ha necessariamente delle conseguenze fiscali (oltre che finanziarie ed economiche) e sta alla consulenza fiscale quantificarne e valutarne gli effetti sulla complessa gestione aziendale.

Consulenza del lavoro

La consulenza del lavoro consiste principalmente nell’elaborazione delle buste paga, nel calcolo dei contributi INPS, dell’autoliquidazione del premio INAIL e delle casse di previdenza, nella predisposizione dei modelli C.U. e della dichiarazione dei sostituti d’imposta, nel calcolo del TFR etc.

Il punto di partenza ottimale per un’attenta consulenza del lavoro consiste nella scelta della forma più conveniente di assunzione, tra le tante possibili attualmente (a tempo indeterminato, determinato, apprendistato, formazione/lavoro, collaborazione, etc.). Questa scelta dipende da molti elementi, quali la dimensione aziendale, la forma giuridica dell’impresa, gli scopi che si vogliono ottenere, il risparmio fiscale e previdenziale, il costo effettivo dello stipendio e tanti altri ancora.

Scelta la forma più efficiente di rapporto da instaurare con il lavoratore, lo studio curerà tutti gli adempimenti burocratici inerenti l’assunzione, le iscrizioni e le comunicazioni da fare ai vari Enti (INPS, INAIL, etc.).

Definita puntualmente l’evoluzione di un rapporto di lavoro, mediante l’esame degli aspetti assicurativi, previdenziali e sociali che esso comporta, lo studio si occupa dell’assistenza e rappresentanza dell’azienda nelle vertenze extragiudiziali (conciliazioni e arbitrati) derivanti dai rapporti di lavoro dipendente e autonomo, dell’assistenza e rappresentanza in sede di contenzioso con gli Istituti Previdenziali, Assicurativi e Ispettivi del Lavoro e della selezione e formazione del personale.

La consulenza del lavoro riguarda anche lo stesso lavoratore, il quale si rivolge allo studio per essere informato dei suoi diritti e dei suoi obblighi, riceve il suo Contratto Collettivo di lavoro ed il regolamento disciplinare. Così come vengono comunicate al lavoratore ed al datore di lavoro le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Consulenza finanziaria

La consulenza finanziaria ha per oggetto la pianificazione e il monitoraggio di obiettivi e risorse finanziarie di ogni possibile soggetto economico, che, non essendo in possesso di adeguate competenze e professionalità, si rivolge ad un professionista del settore, il consulente finanziario.

L’attività di consulenza entra nel merito delle singole questioni economiche finanziarie valutando le possibili scelte di investimento e finanziamento e il relativo effetto sull’equilibrio finanziario generale del soggetto economico.

La consulenza può avere ad oggetto:
– il benessere finanziario presente e futuro dell’individuo e della sua famiglia;
– l’equilibrio complessivo dell’azienda e le valutazioni di convenienza nelle scelte di investimento e finanziamento;
– l’eventuale commistione tra i primi due ambiti nel caso dell’imprenditore, ad esempio nella complessità della gestione delle aziende a forte connotazione familiare.

Consulenza Amministrativa

Redazione del bilancio d’esercizio e adempimento degli obblighi relativi, quale il deposito al Registro Imprese.

Analisi economica, finanziaria e patrimoniale di bilancio, anche attraverso la redazione di situazioni provvisorie nel corso dell’esercizio. Analisi economico-finanziaria per la realizzazione di investimenti aziendali. Controlli periodici di gestione.

Consulenza contabile periodica presso le aziende che gestiscono internamente la contabilità. Predisposizione del manuale delle procedure amministrative e gestionali dell’azienda.

Predisposizione, redazione, registrazione e gestione dei contratti di affitto ad uso abitazione e/o commerciali.

Consulenza per trattative commerciali di compravendita di aziende o di partecipazioni societarie.

Consulenza societaria e contrattuale

Analisi preliminare per la scelta del tipo di società, stesura della bozza di statuto, studi di fattibilità economica e finanziaria, assistenza per la stipula dell’atto di costituzione, predisposizione dei libri sociali e scelta dell’opportuna organizzazione d’impresa.

Operazioni straordinarie quali:

  • trasformazione, fusione, scissione, conferimento, dallo studio di convenienza e fattibilità alla stipula dell’atto notarile e successivi adempimenti.
  • Modifiche statutarie, cessione di quote, recesso, scioglimento.
  • Gestione del passaggio generazionale nelle aziende.
  • Valutazione di aziende, effettuazione di perizie, due diligence per acquisizione di aziende o di partecipazioni societarie.

Consulenza giudiziale

In Italia, ogni volta che il giudice, ai fini della decisione, necessita del giudizio di un esperto data la vertenza del contendere su particolari cognizioni scientifiche, può richiedere l’intervento di un esperto (art. 61 del codice di procedura civile).

Il consulente tecnico d’ufficio (d’ora in poi, per semplicità, CTU) svolge la funzione di Ausiliario del Giudice lavorando per lo stesso, in un rapporto strettamente fiduciario, nell’ambito delle rigide e precise competenze definite dal Codice di procedura civile. Scopo del Consulente è quello di rispondere in maniera puntuale e precisa ai quesiti che il Giudice formula nell’udienza di conferimento dell’incarico e di relazionarne i risultati nell’elaborato peritale che prende il nome di Consulenza Tecnica d’Ufficio.

La consulenza giudiziaria può anche prevedere l’intervento di altri professionisti che svolgono la propria opera non tanto per il giudice quanto per le parti in causa: il loro ruolo è detto consulente di parte (CTP). Il consulente tecnico di parte non è altro che un libero professionista, di regola operante in un determinato campo tecnico/scientifico, al quale una parte in causa -attuale o potenziale- conferisce un incarico peritale in quanto ritiene l’incaricato esperto in uno specifico settore. In sostanza, se un soggetto è coinvolto in una causa pendente o intende intraprenderne una (il caso dell’accertamento tecnico preventivo); incarica una persona di propria fiducia (il consulente di parte appunto) affinché questa affianchi il consulente tecnico nominato dal giudice nell’esecuzione del suo incarico e svolga le proprie osservazioni a supporto o critica del risultato al quale il perito del giudice sarà giunto.

L’art. 201 c.p.c. prevede che:

«Il giudice istruttore, con l’ordinanza di nomina del consulente, assegna alle parti un termine entro il quale possono nominare, con dichiarazione ricevuta dal cancelliere, un loro consulente tecnico. Il consulente della parte, oltre ad assistere a norma dell’articolo 194 alle operazioni del consulente del giudice, partecipa all’udienza e alla camera di consiglio ogni volta che vi interviene il consulente del giudice, per chiarire e svolgere, con l’autorizzazione del presidente, le sue osservazioni sui risultati delle indagini tecniche».

In questo modo ciascuna parte in causa, di fronte alla nomina di un ausiliario tecnico da parte del giudice (il CTU infatti aiuta il giudicante nella risoluzione di problemi tecnico/scientifici ai fini della decisione della controversia), può essere difesa in modo appropriato in ragione della specificità delle osservazioni che il CTU, auspicabilmente, porterà all’attenzione dell’organo giudicante.

Consulenza bancaria e creditizia

La consulenza offerta dallo Studio nel delicato e vitale settore della finanza aziendale, ha come obiettivo quello di pianificare il fabbisogno finanziario di breve e di lungo periodo, costruendo una strategia finanziaria adeguata alle caratteristiche ed agli obiettivi di ogni singola azienda, in grado di garantire la capacità dell’impresa, di mantenere in equilibrio le entrate con le uscite (fonti ed impieghi) senza compromettere l’andamento economico.

A tal fine lo Studio assiste l’impresa nelle seguenti fasi:

– scelta degli strumenti finanziari esistenti sul mercato;

– controllo della struttura finanziaria aziendale esistente;

– gestione della tesoreria (cash management) con la finalità di ridurre il più possibile gli oneri finanziari connessi a carenze di liquidità ed a promuovere la crescita dei proventi finanziari derivanti da investimenti di eventuali surplus di liquidità;

– previsione dei flussi finanziari (movimenti nella cassa e nei c/c bancari) per accertare che entrate ed uscite si manifestino secondo una successione equilibrata, in modo da non creare all’Impresa problemi di mancanza di liquidità;

– gestione dei rapporti con gli Istituti di Credito.